Carmela Rizzuti è un’artista poliedrica, nasce con la predisposizione per il disegno e la pittura e nel corso degli anni, durante il percorso formativo presso l’Accademia Delle Belle Arti di Palermo, abbraccia la sua passione anche al mondo della fotografia iscrivendosi al Foto Club Conca d’Oro gestito dal maestro e fotografo Giuseppe Cilia. Due percorsi che apparentemente sembrano distinti e separati ma che alla fine c’è sempre una ricerca correlata di effetto visivo tra pittura e fotografia ove l’artista crea un continuo collegamento. Nella pittura Carmela Rizzuti si serve della tecnica fotografica e di una meccanica riproduzione della realtà per costruire i suoi ritratti iperrealistici ritraendo persone in atteggiamenti di vita quotidiana realizzati tecnicamente a pennello con i colori a olio in supporti lisci come quello del plexiglass con l’intento di avvicinarsi il più possibile all’effetto della carta. Le sue opere hanno un ottimo riscontro nel mondo dell’arte perché vengono esposte in diverse gallerie in Italia e all’estero tra cui la Galleria Am Roten Hof, Vienna, e al Palazzo della Permanente, Milano con pubblicazione sulla rivista Arte di Giorgio Mondadori. Ma nonostante i vari successi e riconoscimenti l’artista non vede un buon riscontro economico così decide di dedicarsi totalmente alla fotografia, scatti che si dividono tra immagini in bianco e nero e a colori, due visioni diverse che si dividono tra esaltazione di immagine di luce e ombra ( bianco nero) e immagini creative ove il colore assume un ruolo fondamentale per dare una resa quasi pittorica e artistica. Nella fotografia a colori l’artista sente di volere fare parte usando se stessa per rappresentare le sue opere con un tema spesso ricorrente quello della natura e dell’arte realizzando tutte le varie procedure tecniche sia al computer con il lavoro in post-produzione e reali creando anche delle scenografie e abiti artistici. Un’artista sensibile al bello estetico ma anche ai problemi sociali ove li esprime attraverso le sue abilità tecniche e artistiche espresse in un’unica immagine la fotografia. Con queste sue opere fotografiche Carmela Rizzuti ha partecipato a diverse Biennali sia in Italia e all’estero tra queste citiamo il MEAM ( Museo Europeo d’Arte Moderna, Barcellona) e la galleria Pintèr a Budapest.
Modigliani nonostante le sue passioni e ispirazioni per l’arte antica ove lo si vede espressa chiaramente nelle sue opere scultoree ha trovato una sua forma di linguaggio moderno nei suoi dipinti che presentano due caratteristiche molto particolari: un collo particolarmente lungo e affusolato e due occhi sprovvisti di pupille. Per quanto riguarda questa scelta di stile rappresentativa vi sono state date diverse teorie e interpretazioni tra i quali forse la sua paura verso le donne e l’incapacità comunicativa con il gentil sesso il quale non gli ha permesso di poterle conoscere nel loro mondo interiore o come si suol dire ‘nel più profondo io’ e credo che sia stato questo un profondo cruccio del pittore italiano di non riuscire mai a rappresentare l’anima di qualcuno sopra una tela perché come si è solitamente dire “gli occhi sono lo specchio dell’anima”. Io in questa immagine ho voluto interpretare in chiave moderna il legame tra il passato e il presente ove gli occhi sono fonte di conoscenza del nostro passato, della nostra storia e della nostra cultura. Gli occhi oltre ad esprimere le nostre emozioni ci aiutano a vedere tutto quello che ci sta attorno e a percepire in quale contesto viviamo. Modigliani ha dato unicità di stile e libertà interpretative da parte di chi guarda i suoi lavori che gli hanno permesso di rimanere vivo nel tempo ma è anche grazie alle varie forme di comunicazione di linguaggio che ci hanno permesso di conoscere e di arrivare a lui. Oggi grazie ai diversi modi di informare e di diffondere la cultura (mostre, pubblicazioni, proiezioni ecc..) possiamo conoscerlo e mostrare il proprio apprezzamento anche attraverso l’arte questo perché è stato fonte di ispirazione per diversi artisti tra cui anche la sottoscritta. >