La pittura come terapia per uscire dal buio di un esaurimento nervoso che aveva creato un mix di caos interiore che in qualche modo chiedeva un’elaborazione. Così Simone De Bortoli si ritrova tra le tele e mille colori, un percorso il suo in continuo studio e mutamento che, come soggetto, vede i volti delle persone, le loro espressioni come mezzo di comunicazione per trasmettere emozioni. Lo studio della mimica facciale, associato al colore, le intense e cariche pennellate che si intervallano in contrasti, sfumature, a volte vuoti per sottolineare la mancanza. Lo sguardo dello spettatore viene catturato dai gesti sinuosi e incuriosito dai forti accostamenti che inizialmente erano in acrilico, ora sono soprattutto olii, che con il loro tempo di posa, permettono all’artista di plasmare e catturare il momento dell’emozione e non tanto dell’immagine. Lo stesso artista definisce la sua pittura un “evocazione di emozioni”, riconosciuto con diverse esposizioni quali : "Dream Arts, art project" a Milano per la Art Space, all' esposizione artistica "Artisti in Quarantena" presso il Faro di Bibione rientrata nella lista delle mostre più importanti da visitare post lockdown per Artribune. Simone da diversi anni vive della sua Arte, nella costante ricerca di trasmettere sensazioni e di ricordare che la felicità sta dietro ad ogni viso.
Il Respiro di Giselle: Come quando ci si allunga per cercare finalmente quella boccata d'aria, l'ossigeno che riesce a portare riequilibrio mentale e fisico. Il collo si stende, le labbra si rilassano dopo l'ultimo spasmo, l'aria esce e poi entra a riempire i polmoni per poi tornare libera, regala quell'agoniata sensazione di benessere. Così nasce il Respiro di Giselle, concepito per esprimere un momento di vita, di libertá. Quell'attimo congelato nel tempo dove la forma e lo spirito si uniscono in un divenire di emozioni mescolate all'ascesa. Dai colori caldi e freddi che per la delicata Giselle, sono stati scelti per essere armoniosamente in contrasto tra loro, l'intento è quello di risaltarne l'equilibrio che si raggiunge in quel singolo momento di tregua tra il quotidiano e lo straordinario della vita. Tempo e Spazio si fermano,in un singolo respiro di tregua che ci permette quasi una ricarica per tuffarci nuovamente ad affrontare le sfide e l'accanimento che la natura umana spesso ci pone davanti.