Il mio quadro nasce da una vera visione a occhi aperti. Ho visualizzato tre momenti della vita di Modigliani. Sono rimasta però molto suggestionata da questa visione che aveva già il titolo: “Senza pareti”. Ho sentito l’urgenza di farlo. Ho cercato di portare i tratti vicini il più possibile allo stile di Modigliani, ma non era conforme alla mia “visione”, per cui ho scelto di seguire ciò che mi si è presentato davanti, nonché lo stile pittorico di Modigliani, che non era quello di riprodurre, ma descrivere il suo sentire, raccontare l’anima che percepiva. Qui sono rappresentati lui e Jeanne. In vita o dopo la morte non so. Direi però che entrambi i momenti sono certamente vissuti in un mondo tutto loro. Lui l’ho visto spogliato dai dettagli come il foulard che lo rendevano riconosciuto come artista. Nel loro mondo senza pareti erano semplicemente un uomo e una donna che si amavano. Qui li ritraggo certamente contenti di essere insieme, ma tristi per le realtà che non potevano vivere al meglio. Probabilmente per il mio sentire, questo dipinto racconta il loro ritrovarsi in un nuovo mondo, in una nuova vita dopo la morte di entrambi. Felici ma con la tristezza per l’altra figlia lasciata orfana di entrambi i genitori. >p<